Integratori alimentari: quando e come assumerli

L’integrazione può diventare un prezioso aiuto in certe fasi della vita, quando dobbiamo affrontare un’intesa performance intellettuale o sportiva, quando il caldo arriva e ci sentiamo spossati, ma anche quando sentiamo la necessità di depurare l’organismo e di rigenerarci in vista di un evento importante. La corretta integrazione alimentare deve però seguire una dieta equilibrata e attenta. Questo è quanto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità, che ha segnato le linee guida chiave di una dieta attenta e benefica. Si tratta di un piano alimentare ricco in frutta e verdura, alimenti che se non vengono consumati nel corso della giornata rischiano di dare vita a una situazione di scompenso alimentare e di affaticamento che, alla lunga, può danneggiare il nostro organismo. La buona dieta deve quindi fornire tutte le sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno e apportare i principi che servono per la rigenerazione cellulare e per il buon mantenimento dell’apparato osseo scheletrico.

Il ruolo degli integratori alimentari è, come suggerisce il loro nome, quello di integrare, ovvero di rendere la dieta più precisa e benefica, soprattutto quando si possono verificare degli scompensi o quando l’organismo richiede di assumere certi alimenti per affrontare delle situazioni particolari. Può trattarsi della dieta dimagrante, che chiede al corpo di purificarsi prima di iniziare con l’azione snellente, ma anche di sopperire al senso di appetito costante per aiutare il fisico a perdere peso in modo più semplice. In questo caso, gli integratori alimentari devono essere mirati a queste due funzioni: la depurazione e lo snellimento, senza dimenticare l’aiuto psicologico e fisico che permette alle persone di affrontare questa sfida con più energia e con più positività.

Nei periodi di grande impegno fisico e psicologico, come prima di una gara e o alla viglia degli esami, l’integrazione alimentare di vitamine e di antiossidanti aiuta le persone a rimanere più concentrate e aumenta le performance. Lo stesso obiettivo può essere raggiunto assumendo prodotti che stimolano la concentrazione e che ‘tirano su’, come i sali minerali preziosi del magnesio e del potassio, la capacità ossigenatrice di alcune alghe e la funzione tonica del guaranà e del ginseng.

Ogni periodo deve quindi essere seguito dalla giusta integrazione, che deve tenere conto delle abitudini della persona, dei suoi ritmi e anche della sua condizione fisica. La giusta integrazione permette, infatti, di raggiungere in modo migliore un certo scopo e non deve mai essere considerata un palliativo o un sostituto della dieta. In alcuni casi, come la gravidanza e l’allattamento, l’integrazione alimentare è consigliata per affrontare in modo migliore questa situazione, con il fabbisogno di acido folico, e, nel corso dell’allattamento di ferro e di vitamina D. Nella fase dell’adolescenza i ragazzi necessitano vitamine dei gruppi B, C e D e in età senile, l’integrazione può rivolgersi alle vitamine D, B6 e della B12. Ecco che chi fuma o svolge una vita sedentaria ha la necessità di assumere molta vitamina C e antiossidanti, mentre gli sportivi possono rivolgersi a un’integrazione duplice, che da un lato assicura energia facile da spendere e dall’altro si rivolge all’integrazione dei sali minerali e al potenziamento della muscolatura.

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